56) Cassowaries e cavalli con il cappotto.

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L’Holiday Inn di Cairns è in pieno centro, l’albergo è ok e la stanza accogliente e pulita, qualche piccola macchia nella moquette, ma penso che sia normale.

La cosa strana è che le stesse cavolo di formichine che ho nell’appartamento si trovano anche qui in albergo, ma la cosa ancor più strana è che sulla scrivania accanto al tv c’è un biglietto che dice che è possibile che in camera ci siano delle formiche o dei gechi, se vuoi puoi chiamare la reception e subito t’arriva una task-force armata di insetticida e stermina tutte le forme di vita presenti, magari anche gli ospiti… , il biglietto suona un po’ come “io ti avviso prima che così non rompi le balle dopo”.

Dopo la doccia, passeggiata sul lungomare che è come sempre ordinato e provvisto di lunga passeggiata su pontile in legno anziché in cemento, anche qui tutto è nuovo, postazioni barbecue, panchine, piscina sul lungomare, che a differenza di Townsville è d’acqua dolce, come cornice tutta una profusione di legni tropicali, acciaio inox e manutenzione ai massimi livelli cose che a neanche a Porto cervo puoi trovare.

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Poi il mare, beh quello non è il massimo, c’è la marea e quindi il mare si è ritirato a circa 50 metri dal pontile lasciando scoperta il fondale mezzo sabbioso e mezzo fangoso e parzialmente coperto da vegetazione, molte conchiglie con paguri che traslocano in cerca dell’acqua.

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Lo spettacolo è come quello che trovi a Mont Saint Michel in francia, affascinante per i primi 2 minuti, ma appena dopo, quando realizzi che qui dovrebbe esserci una spiaggia tropicale magari come quelle caraibiche ed ecco che ti viene lo sconforto.

La sera poi si va al ristorante, sembra un ristorante greco a giudicare dalle strane bluse che indossano i camerieri.

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Per non correre rischi chiedo qualcosa che non contenga aglio o cipolla, quindi opto per una bistecca, poi un’ altro piatto con altra carne; spiedino di canguro e spiedino di coccodrillo!

Coccodrillo?!

Sì! Proprio coccodrillo, meglio mangiarlo che essere mangiati no?

Tutto buono, soprattutto il subdolo anfibio, il suo gusto è una via di mezzo tra il gambero ed il pollo, ed è proprio buono!

Se fosse per me il problema coccodrilli sarebbe già stato risolto, ma si sa gli animalisti non la pensano così… ma questo coccodrillo è d’allevamento così come il canguro, perché tutti gli animali in libertà sono protetti, loro possono mangiarti, morderti, avvelenarti, ma tu non puoi torcergli nemmeno un pezzettino di coda e farne un borsellino, perché ti sbattono al fresco, non ho ancora capito se per fresco intendono in una prigione oppure in uno stagno infestato da serpenti e coccodrilli?!

Mi sa tanto che se continuiamo così, fra qualche anno, (come diceva provocatoriamente il comico Beppe Grillo) troverete i panda che indossano le magliette con scritto salviamo l’uomo dall’estinzione, va beh, questo è un’ eccesso, ma comunque io sono del partito piuttosto che essere mangiato… ti mangio!

In albergo oltre agli animaletti in camera, ci sono anche barramundi (pesci) in un laghetto circondato da piante simili a quelle che trovate nella foresta pluviale.

Li hanno messi lì circa 19 anni fa, quando erano lunghi 20 cm e pesavano 1 chilo ora sono lunghi un metro e pesano 15-20 chili, inutile dire che quelli di mare sono protetti anch’essi mentre questi essendo d’acqua dolce sono protetti solo… dallo staff dello Hotel che potrebbe anche contrariarsi se voi furbescamente cerchiate di farla franca lanciando lenza e amo nel laghetto.

Il giorno dopo si fa rotta verso nord, oltre Cairns.

Qui c’è subito ciò che t’aspetti… il mare tropicale, con le palme e le piscine naturali o piccole lagune che si formano là dove il mare s’insinua oltre la battigia e dove l’altezza del terreno è pari a quella del mare ma inferiore a quella della spiaggia.

Proprio bello, finalmente qui ti senti proprio come ai Caraibi e queste spiagge mi ricordano proprio quelle del nord della Repubblica Dominicana.

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Anche le casette allineate sul lungomare sembrano le stesse.

Qui mi piace davvero tanto, ma il viaggio continua e così anche la visita ad altre spiagge incontarate lungo la strada che porta verso nord.

In un paio d’ore scarse si arriva fino a Port Douglas, una specie di Portofino, con tante barche, tanti negozi e locali lussuosi.

Sulla spiaggia una vecchia chiesa in stile coloniale è l’unica cosa che attira l’attenzione, mentre il resto è tutto così sempre e dannatamente perfetto, prato tagliato, palme, pontile, etcc… tutto ok.

Si salta in macchina e si procede ancora verso nord, mancano circa 70 km alla fine del nord Queensland, circa un’ora ed ecco che la strada s’interrompe, bisogna prendere una chiatta per attraversare un fiume, per arrivare a Cooktown, è tardi ed il depliant non parla di cose strabilianti da vedere a parte le spiagge bellissime che però qui sono talmente infestate da coccodrilli che persino le meduse mortali passano in secondo piano.

La decisione è quella di tornare indietro verso Cairns.

Lungo questa strada gni spiaggia ed ogni corso d’acqua o stagno sono accompagnati da un cartello (mai incontrato sulle strade che da sud portano a Townsville) che invita caldamente a non fare il bagno perché rischi magari di finire in pasto al subdolo rettile.

Non finisce qui, perché al ritorno passando per un’area protetta e dedicata ad un’ altro animale il Cassowary, una specie di piccolo struzzo o grosso tacchino, se preferite… si trova un’ altro cartello che invita a rallentare per evitare d’investire ed ammazzare questo grosso pollastro che è a rischio d’estinzione ed è anche… indovinate un po’… aggressivo con l’uomo.

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Ma dico io, qui le bestie sono tutte incazzate e pericolose?

Un’altra cosa strana? Alcuni cavalli dal mantello chiaro indossano una specie di palandrana, sapete perché?

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Perché altrimenti si bruciano anche loro e con il tempo possono anche ammalarsi… pensa te a come picchia qui, il sole!

Intanto il tempo è sempre stato bello, il sole caldo, la schiena ed in sola mezz’ora d’esposizione mi ritrovo il collo bruciato dal sole!

Proprio come da previsioni meteorologiche… !

Ve l’avevo detto che anche quelle erano sbagliate!

Di sera un’ altro giretto per Cairns, che è decisamente carina, molto popolata e viva a differenza di Townsville che è molto più tranquilla.

Una mostra di opere aborigene con didgeridoo, boomerang e quadri, attira l’attenzione, ma che prezzi!

Molto meglio il mercatino che è aperto anche la sera tardi dove tra tante cineserie puoi trovare gli stessi articoli a prezzi di gran lunga inferiori.

Una cosa particolare è che all’interno di questo mercatino, sono quasi tutti orientali e vendono di tutto dal cibo take-away ai gioielli in opale, dai prodotti alimentari made in Cina, ai massaggi rilassanti, ci sono infatti diversi stand con tanti lettini dove con 10 dollari (5,5 Euro) ti fanno un massaggio completo di 40 minuti, i massaggiatori sono in catena e si riposano seduti ordinatamente in fila tra un massaggio e l’altro aspettando il prossimo cliente.

Il giorno dopo si torna a Townsville, con alcune fermate intermedie… altre spiagge, alcune bellissime… altre meno.

Anche l’estremo nord Queensland è mio. Ho percorso in auto tutta la costa a nord di Brisbane, circa 2000 km, all’appello manca solo una piccola parte a sud, ma non si sa mai…!

Alla prossima!

~ di Sorrentino Davide su 8 marzo 2009.

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