58) Australia, mi è venuta la crisi, ho contratto il morbo della globalizzazione!

Ve l’avevo detto io che sarebbe capitato, dovevate pensarci prima…

In ogni caso saperlo prima non è bastato neppure a me.

La crisi è arrivata anche qui in Australia e per la prima volta se ne comincia a parlare piuttosto insistentemente su giornali e tv.

L’Australia non è certo il paese più rappresentativo nel panorama economico mondiale e quindi i numeri in gioco risultano decisamente diversi da quelli dei paesi d’oltremare, ma poiché è un paese sostanzialmente anglosassone non è immune da difetti ed è caduto nella medesima spirale di crisi che già affligge Stati Uniti ed Europa, con qualche distinguo.

crisi

Innanzitutto c’è da dire che la crisi che avevo paventato già da qualche anno, nasce da diverse componenti convergenti in un periodo epocale come questo, che sarà ricordato negli anni a venire come l’era della globalizzazione.

Dietro questa parola che di fatto sembra non possedere alcun aspetto particolarmente negativo, in realtà ci sono macro componenti assolutamente negative che le fanno assumere un significato sinistro che troviamo catalizzato e rappresentato interamente in “crisi globale” espressione che ormai sentiamo tutti i giorni, più volte al giorno.

Ma quali sono queste macro componenti che stanno determinando questa crisi?


Al solo scopo di semplificazione possiamo dire che le cause scatenanti primarie sono:

Mutui subprime

Delocalizzazione

Credito al consumo

Cartolarizzazione dei crediti

Finanza creativa e derivati

Per coloro che seguono poco l’economia, cercherò di semplificare per quanto possibile tutti gli aspetti singolarmente al fine di farvi comprendere che cavolo sta succedendo a livello globale, (quindi in tutto il mondo).

Mutui subprime

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Innanzitutto i mutui subprime sono nati circa 30 anni fa.

Dove? Negli U.S.A. e subito dopo in molti paesi anglosassoni.

Perché? A causa di forti tensioni sociali nella fascia sociale bassa, sostanzialmente l’etnia afro-americana che viveva ai margini della società e quella che era maggiormente coinvolta in attività criminose più o meno gravi per soddisfare le esigenze primarie, tra cui mangiare.

Allora che ca..o*, si era inventato il Governo degli U.S.A. per risolvere il problema? Semplice, nobilitare gli animali.

Come? Facendo in modo che i più colorati e sfigati cittadini degli U.S.A. potessero affrancarsi dalla povertà ed inserirsi nella middle prime society, quindi salire la scaletta del pollaio di un gradino.

(C’era chi diceva che “ la vita è come la scaletta del pollaio, corta, ripida e piena di cacca…” e mica aveva torto!)

Insomma cosa fai per nobilitare l’uomo? Semplice lo devi rendere più simile alla bestia, ovvero farlo lavorare, ma prima di fare questo lo devi ripulire un po’… come puoi farlo?

Semplice, si parte dai basilari, per ripulire un colorato senza fargli trattamenti lunghi, costosi e dal dubbio risultato (vedi Michael Jackson) prima di tutto gli devi dare la possibilità di lavarsi, quindi per fare ciò gli devi dare un bagno e per evitare che si sporchi comunque dormendo sul marciapiede, gli devi dare anche una camera da letto e poi per evitare che sporchi in giro mangiando, magari anche una cucina, quindi, visto che ci sei e che hai fatto trenta, fai trentuno… gli dai una casa!

Ma come una casa? E chi ca..o* gliela dà una casa ad un colorato che vive per strada rubando, spacciando e chissà altro?

Ma quando te la ripaga la casa uno così? Chi può garantire al suo posto? Ma è semplice! Il Governo degli stati Uniti d’America! Che bella cosa la democrazia e la demagogia, aiutiamoli questi poveretti, da soli non ce la fanno… .

Così ecco che arrivano gli incentivi e le leggi ad OK in modo da poter garantire a tutti un mutuo pari al 100% del valore della casa, magari qualcosa anche per le spese d’agenzia, le perizie, magari una mano di bianco e come dice il mio amico Stefano (una fetta di culo con i pinoli).

Succede che le banche un po’ s’incazzano perché loro di dargli una fettina del loro culo proprio non ci stanno (forse perché non sanno dove comprare i pinoli?) ed allora ecco che una stuola di solerti avvocati (tra i quali anche l’attuale Presidente degli U.S.A.) intentano e vincono cause in nome di tutti gli squattrinati di colore che eventualmente si vedano rifiutare il diritto ad avere un mutuo e parallelamente si sentano “discriminati”.

In pratica quello che succede quasi sempre quando aiuti un asino… prendi dei calci!

Così ecco che, fondamentalmente ottieni 3 cose;

primo, ripulisci un po’ le strade,

secondo, togli dalle statistiche milioni di poveri, li puoi cancellare dal foglio dei poveri per metterli in quello dei ricchi,

terzo, fai girare l’economia in particolare quella edilizia.

Quarto fai girare le balle alle banche! Ma vedrai che anche loro saranno poi accontentate con altrettanti incentivi.

Però nel frattempo loro (le banche) incassano commissioni e nemmeno si sognano di fermarsi dal dare denaro in prestito, così mentre la domanda è alta i tassi d’interesse cominciano a lievitare pericolosamente e succede che porpio a causa di questi rialzi cominciano le prime insolvenze, qualcuno comincia a saltare la rata del muto che magari è aumentata del 30% se non sei stato abbastanza sveglio da scegliere un mutuo a tasso fisso, piuttosto che a tasso variabile.

Abbandoniamo per un momento questi ca..i* di problemi americani e vediamo invece che ca..o* succede nel resto del mondo.

Un’altra macro problematica o ca..ata* che dir si voglia… come facciamo a fare in modo che demagogicamente milioni di colorati (questa volta sia caffélatte che gialli) possano permettersi di nobilitarsi a loro volta?

Semplice, gli dai non solo una casa ma li fai anche … lavorare!

Ca..o*, ma questo è proprio un miracolo bello e buono… ma come cavolo si fa?

Delocalizzazione

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Con il 20% circa di afro-americani su circa 250 milioni di abitanti U.S.A. è stato abbastanza facile, ma lo sai quanti ca..o* sono indiani e cinesi insieme?

Oltre 2 miliardi e mezzo di creaturine, alcune molto abbronzate altre gialle, creaturine che mangiano persino! Magari anche 2 volte al giorno!

Questo è proprio un ca..o* di problema, ma non vi preoccupate tanto nessuno vi ha chiesto la soluzione quella ve l’hanno già trovata e senza neanche tanta fatica.

Quando? Qualche decina d’anni fa. Come? Accordi WTO, ovvero World Trading Organization quindi libero scambio.

Che fi..ta! Pensa che bello, ti spostano una fabbrica da zona Milano che produce materassini e gommoni in Cina ed ecco che un sacco di gialli possono lavorare e mangiare e persino avere una casa! (Caso vero di cui sono a conoscenza).

Oppure ti spostano un’industria tessile da Biella alla Cina, ca..o* è proprio forte questa globalizzazione, ma perché non ci abbiamo pensato prima?

Poi però succede che in Italia la fabbrica non c’è più e non c’è più lavoro, va beh!

Vedrai che qualcuno ci avrà pur pensato, vedrai che anche qui ci sarà un incentivo.

Poi comincia a vedere i lati positivi della questione, puoi andare al supermercato e comprare un bel gommone made in Cina ed una bella tovaglia made in India ed accorgerti che costa un terzo rispetto a prima… questa si che è una gran bella fi…a!

Certo che ladri che erano i nostri produttori italiani, ci facevano pagare una cosa identica ( o quasi) e ce la facevano pagare fino al 500 più cara!

Ma lo sai che è proprio forte la globalizzazione?!

A proposito mi sono sempre chiesto come mai, solo poche persone si sono riunite per discutere insieme ed aiutare persone che forse nemmeno rompevano le scatole più di tanto?

Non è che c’è la fregatura?

Ecco lì il solito che vede sempre nero… comunque qui qualcosa mi sfugge, ovvero mi rimane in testa una domanda… perché hanno fatto questo?

Credito al consumo.

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Ecco gli incentivi! Si può comprare tutto senza pagare! Che forte! Ma questa è proprio una bengodi! Lo sapevo che c’era un incentivo anche per noi.

Ora posso andare a comprare un televisore al plasma (made in Cina), portarmelo a casa e cominciare a pagarlo l’anno prossimo a rate!

Questa sì che è democrazia, così posso vedermi il Grande Fratello su un grande schermo piatto oppure i mondiali di atletica anche questi made in Cina, questa si che è vita!

Ma come mai se pago in contanti, non mi fanno lo sconto?

Che strano!

Anche se ho i soldi in banca mi conviene pagare a rate, questo proprio mi sfugge e non so cosa fare, quasi quasi anch’io pago a rate… o magari mi faccio una bella carta di credito come quella che mi hanno già offerto più volte, che ne dite? Si chiama revolver, il nome m’inquieta un po’, le armi mi hanno sempre fatto un po’ paura.

Ma no, gli hanno dato questo nome perché sono ricaricabili proprio come la pistola, ma non so perché io continuo a pensare al film “ Il cacciatore” con Robert De Niro ed alla roulette russa con il revolver puntato alla testa… ma pensa te che cavolo vado a pensare!

Qui va tutto bene, sono felice, compro tutto quanto e pago fra un’ anno con o senza la mia nuovissima carta revolver.

Come dite? Gli interessi? Ma no, quelli sono proprio bassi, sono scritti in piccolo con due piccole sigle TAN e TAEG, chiederò al mio vicino settantenne, lui sicuramente saprà spiegarmi meglio quanto pagherò d’interessi, ma poi che mi frega, tanto lo dice persino Totti “life is now” quindi può essere vero che per pagare e morire c’è sempre tempo, oppure come dice sempre Stefano “paghi a babbo morto” .

Cartolarizzazione dei crediti

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Intanto qualcosa è andato storto, prima le torri, poi le guerre poi sarà che i cinesi e gli indiani hanno prodotto troppo o forse sarà che agli americani non serviva tutta questa merce prodotta in Cina, o forse è arrivato il tempo di pagare e magari tutti aspettavano di farlo “ a babbo morto” o forse erano finiti gli afro-americani cui dare una casa, sarà questo o sarà quello, fatto sta che nessuno più compra case o meglio ecco che qualcuno non paga nemmeno il mutuo, come sarebbe a dire non paga il mutuo?

Le banche dicono CA..O* ve l’avevamo detto noi!

Ed adesso chi paga? Boh! Intanto le banche per non saper leggere e scrivere cominciano a riprendersi le case perchè nessuno più paga il mutuo.

Allora si comincia il balletto, le case vengono pignorate, gli afro-americani ributtati in strada e le case messe in vendita.

Semplice? No!

Le case in vendita sono sempre di più, i prezzi calano, il mercato immobiliare crolla.

Le banche non riescono più a riscuotere crediti, i valori scendono ed i bilanci pure allora qualcosa bisogna inventarsi, vuoi mica che le banche falliscano?

Qui bisogna inventarsi qualcosa.

Cosa? L’ingegneria economica viene in soccorso, per salvare il bilancio in rosso spostiamo i crediti da esigere da qualche parte poi li rimettiamo sotto un’altra voce magari patrimoniale ed ecco che il gioco è fatto, anziché passare a perdita case svalutate e costi connessi le banche ti fanno il barbatrucco ed ecco che nessuno fallisce, beh non è prprio così, basta qualche voce di troppo ed ecco che subito i correntisti si precipitano in banca ed il fallimento è inevitabile.

Guarda te che cosa può combinare qualche pettegolezzo…. .

Va beh che significa, qualche volta può andare storto, le banche sono comunque piene di soldi, vedrai che tutto torna sotto controllo.

Intanto esplode la finanza creativa, non mi ero ancora ripreso dal crollo di alcuni titoli tecnologici, ovvero “la bolla tecnologica” ed ecco che si comincia a parlare inesorabilmente anche di bolla dei derivati e subito dopo di “bolla edilizia”.

Finanza creativa e derivati


Cavolo quante bolle sembra champagne eppure io non ho neanche bevuto eppure ci sarebbe da farlo eccome!

Ma che ca..o* sono questi derivati?

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M’informo presso un amico trader professionista e lui mi sciorina tutta una serie assurda di calcoli tanto per farmi un esempio e poi mi dice che nella realtà spesso neanche chi li vende ne conosce bene la composizione, l’unica cosa che è certa è che come se fossero delle scommesse dove vinci solo in casi rarissimi, ma la cosa allettante è che addirittura le banche pur di promuoverli sono disposti a convertirti mutui o finanziamenti preesistenti ed in cambio solo di qualche firma ti anticipano anche altro denaro.

Questa si che è il massimo! Così ecco che molti soggetti privati, ma anche Comuni italiani per pianare i bilanci comunali e fare cassa, chiedono ed ottengono rifinanziamenti e inaspettato denaro contante.

Proprio facile, ma saranno poi sicuri questi derivati?

Ma certo che lo sono, ti dice il promotore finanziario che te li offre.

Ma no che non sono sicuri manco per il ca..o* dice il Tribunale di alcuni Comuni italiani che falliscono.

Ok forse adesso avete capito che qui qualcuno l’ha fatta grossa?

Ma com’è possibile che sia successo tutto questo ma chi cavolo ha preso queste decisioni, ma le banche sono ancora sicure, ed i nostri soldi in banca?

Intanto la crisi è arrivata anche qui.

E sapete anche perché? Semplice perché negli U.S.A. per tutti i motivi di cui sopra, gli afro-americani non hanno pagato il mutuo, e non hanno potuto comprarsi il gommone made in Cina, in Cina stanno rallentando la produzione e chiudendo pure le fabbriche e quindi non hanno più bisogno delle risorse minerarie dell’Australia.

CA..O*! Questa globalizzazione mi sa che è una fregatura…

* tutte le parole contrassegnate sono mancanti della doppia consonante zeta. E’ proprio crisi risparmio pure sulle consonanti.

Intanto sappiate che il costo di una bancaonota da 100 o 500 Euro costa 30 centesimi e forse domani li varrà anche….

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~ di Sorrentino Davide su 23 marzo 2009.

Una Risposta to “58) Australia, mi è venuta la crisi, ho contratto il morbo della globalizzazione!”

  1. SEI UNICO!!! BRAVISSIMO E’ COSI!! CIAO RAFFAELE

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