55) Un dobermann a Cairns?

Ed ecco l’acqua che torna a tentare di spegnere i miei entusiasmi, il visto sta per scadere ed io ho chiesto al mio migration agent di Brisbane di rinnovarlo.

Monica, la tipa che mi ha aiutato con il visto precedente, mi ha detto che non ci sono problemi, basta che vado sul sito e compilo la solita application form on-line.

L’application form non è nient’altro che la domanda che qui ti fanno compilare per ogni cosa possibile ed immaginabile.

Dato che non sono ancora completamente fuso e che ormai conosco un po’ i miei polli australiani, le chiedo di farlo a mio nome.

Bene, me ne dimentico per almeno mezz’ora, quando il mio pollo ovvero la pollastra Monica mi richiama e mi dice che l’application form on-line non funziona perché la data è troppo prossima alla scadenza!

Male! Adesso che si fa?

Semplice o si va all’ufficio immigrazione di Townsville e si fa la domanda.

Ok, ma dove sta l’ufficio d’immigrazione se non l’ho mai visto?

La pollastra mi dice che non c’è problema, mi manda subito una mail od un sms con l’indirizzo. Bene, direte voi!

Male dico io!

Stavolta, infatti, non passano nemmeno 5 minuti ed ecco che la pollastra mi richiama.

A Townsville non c’é l’ufficio immigrazione, dice lei eh mi pareva strano, penso io!

Cavolo non sopporto di aver quasi sempre ragione, soprattutto quando questo non gioca a mio favore, ma ero sicuro di non averlo mai visto, tutti gli uffici sono in centro ed io abito proprio lì.

Dov’è l’ufficio più vicino? Le chiedo.

Cairns o Brisbane, risponde lei!

Opto per il primo, così mi risparmio l’aereo e mille chilometri, ma mi toccano comunque 350 km di Bruce Highway a max 100 km ora, impiegherò almeno 4 ore e mezza in auto quindi domani… sveglia all’alba!

Il paesaggio che s’incontra fino ad Ingham già lo conosco, una monotonia mortale, solo campi e campi di canna da zucchero, l’unica novità, ogni tanto, qualche piantagione di banane o palme.

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Dopo Ingham tutto diventa più verde ed il bush diventa foresta pluviale, quindi molte piantagioni di banane ed altri frutti tropicali, la strada comincia a diventare meno monotona, qualche salita, qualche discesa, qualche curva, in qualche tratto se non sapessi d’essere qui potrei tranquillamente pensare d’essere a Biella.

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La partenza alle 7:00 corrisponde all’arrivo a Cairns alle 11 e 30.

Vado di corsa all’ufficio immigrazione!

Spiego all’aborigeno allo sportello che devo prolungare il mio visto, lui mi sporge l’application form… che palle!

Gli dò un’occhiata e prima che quello dietro faccia la sua richiesta gli spiego il problema, il mio visto scade… OGGI!

Il tipo va di là e chiama un mezzo funzionario, già mi piace meno, dal cognome e dalla faccia è sicuramente indiano o filippino o limitrofi.

Spiego al tipo il problema, mi dice che il mio agente può fare tutto in linea, gli spiego che la pollastra non è riuscita a fare l’uovo e prima che cominci a rompere le balle, compongo il numero di Monica e gliela passo.

Si spiegano, ma mi sa che non si capiscono così tanto.

Finisce la telefonata e ci accordiamo per un colloquio con un vero funzionario, anzi una funzionaria.

Aspetto 10 minuti ed ecco che mi chiamano in una camera di sicurezza con vetri anti-proiettili e procedure di sicurezza, porte d’accesso con badge e codice, mi sembra l’ufficio della CIA!.

Il tipo, forse redarguito dalla funzionaria, muta atteggiamento e mi dice che non è una buona scusa dire che che il visto è scaduto e che voglio il rinnovo.

Lo guardo serafico e tranquillamente gli rispondo che sono giusto lì per risolvere il problema, facendo intendere ad entrambi che se fossi un clandestino o un delinquente certo non sarei qui.

La funzionaria capisce al volo che “ca nisciun é fess!” traduzione per i non napoletani “io non sono mica scemo” e comincia a farmi domande, gli spiego tutto, lei capisce, il mastino si tranquillizza come un dobermann docilmente comincia a sgranocchiare l’osso che la sua padrona le ha appena lanciato.

doberman

Tutto finisce bene, richiamiamo Monica gliela ripasso, s’accordano al telefono, lei manderà via fax tutta la documentazione ed io tornerò fra 1 ora a firmare e pagare.

Il dobermann che ormai scodinzola mi dà persino il suo biglietto da visita e mi dice che è a mia disposizione.

La funzionaria m’invita ad andare a mangiare e tornare più tardi mentre dice al dobermann di tornare a cuccia nell’altra stanza.

La funzionaria si prodiga di raccomandazioni, le mie rassicurazioni e la mia faccia da bravo ragazzo la convincono, poi mi dice fra i denti che il mio agente non è tanto preparato.

Ma va?! Cara mia, qui con tutti questi certificati e tutte queste qualifiche il livello medio di comprendonio è abbastanza scarso, qui a parte la lingua, se sei svelto con la testa, te li mangi a colazione questi australiani, che sono molto spesso bravi ed accoglienti ma un po’ tontoloni… .

A supporto di questa mia tesi, ecco che appena tornato, m’accorgo che la Monica non ha mandato tutta la documentazione, la richiamo, altro fax e poi ecco che mi fanno riaccomodare nell’ufficio bunker.

Anche qui la stessa scenetta, il tipo esce dalla stanza almeno cinque o sei volte, prima perché non ha fatto tutte le fotocopie, poi perché deve chiedere al dobermann cosa fare, poi per un’ennesima fotocopia, insomma tutto a posto, il mio visto è stato temporaneamente prolungato per 4 settimane, pago 450 e dollari e si va in albergo.

Le previsioni erano di pioggia per tutti i giorni che ho deciso di stare qui, ma mi sa che anche queste sono sbagliate!

Scommettiamo?

Lo saprete la prossima puntata.

~ di Sorrentino Davide su 7 marzo 2009.

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