54) Incendi ed alluvioni in Australia e non solo… .

Continuano gli incendi nello stato del Victoria ovvero nella regione di Melbourne, è andata in fumo un area grande come una media regione italiana e con essa circa 300 persone e 2000 edifici tra case, negozi, attività commerciali.

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Alcuni paesi sono stati completamente rasi al suolo e non ci sono più edifici in piedi, una vera devastazione.

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La forza del fuoco, del vento che alcuna volte ha raggiunto i 120 km all’ora oltre agli oltre 45 gradi di temperatura sono stati paragonati alle fiamme dell’inferno.

Alcuni sopravvissuti raccontano che in pochi secondi sono stati investiti dalle fiamme come se queste uscissero da un bruciatore, alcuni di essi sono riusciti a malapena a correre in auto e cercare di scappare, altri non ce l’hanno fatta e sono stati letteralmente mangiati dalle fiamme, alcuni in casa, altri appena fuori altri in macchina mentre cercavano di scappare.

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Fuoco e fiamme come la forza che cova sempre dentro il mio spirito, quest’eterno bruciare che raramente riesco a spegnere.

Poi l’acqua… .

Un sacco d’acqua ed i cicloni, che li accompagnano, qui a Townsville siamo rimasti tagliati fuori dai rifornimenti per una decina di giorni in quanto le strade e le ferrovie a nord ed a sud della città erano completamente sommerse, in alcuni tratti l’altezza dell’acqua ha raggiunto i 2 metri, in particolare a Ingham piccola cittadina a nord di Townsville, famosa per le piantagioni di canna da zucchero e per l’ insediamento piuttosto consistente di famiglie italiane.

Questa città è rimasta a mollo per circa un paio di settimane esattamente come le inondazioni avvenute in Italia nel 1994 e nel 1996 e anche qui circa 2000 abitazioni sono rimaste “a mollo” un bel po’.

I fiumi straripati hanno allargato il raggio d’azione dei coccodrilli che oltre a spaziare nei fiumi e nei laghi hanno cominciato a sguazzare allegramente per le strade e per i giardini.

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Qui a Townsville un coccodrillo è stato investito senza peraltro rimanere ucciso, su una statale che porta fuori dalla città.

Più a nord un coccodrillo ha assediato una famiglia nuotando minacciosamente nel giardino di una casetta abitata da una poco allegra famigliola.

Oltre Cairns, un’ altro coccodrillo ha ingoiato un bambino di 5 anni che inseguiva il suo cane, davanti la propria casa.

Acqua, tanta acqua, come quella che ogni tanto mi bagna la testa, (ogni volta che decido di non prendere l’ombrello) e l’acqua che ogni tanto spegne il fuoco che mi brucia dentro, l’acqua che mi fa ricordare che sono un mortale e che non sarò qui per sempre, quest’acqua che vuole raffreddare questa mia tensione e questa mia ricerca spasmodica.

Ma il fuoco che ho dentro è più forte, perché proprio quando mi rendo conto che la vita è breve e che il mio sogno non è stato ancora raggiunto ecco che la fiamma che arde nel mio spirito, riprende vita e comincia di nuovo ad ardere.

Mi piace l’acqua, quella di mare!

Non sopporto l’acqua che mi bagna la testa e mi raffredda lo spirito.

Odio l’acqua, soprattutto quella dove sguazzano questi stronzi di coccodrilli!

Preferisco il fuoco, perché è caldo, perché è misterioso, perché ce l’ho dentro, proprio dentro questa carcassa d’uomo apparentemente mite e pacato e quando brucia, tutto in me s’accende, tutto diventa possibile, tutto diventa vita e allora tutto ha un significato, una ragione.

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Viva il fuoco!

Cavolo non lo dite a mia cognata Valentina non vorrei che venisse subito con una motopompa…, sai com’è!

Ah a proposito, nella classe dei principianti in cui insegno al giovedì sera c’è anche un firefighter (pompiere) non lo dite nemmeno a lui. (Richard).

~ di Sorrentino Davide su 7 marzo 2009.

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